Native Advertising
Come ottenere risultati concreti con questa forma di pubblicità contestuale
La Native Advertising è una forma di pubblicità che ha rovesciato il concetto stesso di pubblicità tradizionale. Al contrario di quest’ultima, che si pone l’obiettivo di distrarre il lettore dal contenuto in modo da comunicare meglio il messaggio pubblicitario, la Native Advertising ha infatti la finalità di non distogliere l’attenzione del lettore immergendo la pubblicità all’interno del contesto. Noi di Digital Communication forniamo la nostra esperienza nel settore per trovare la giusta relazione tra il tuo brand e le piattaforme online.
Native Advertising, definizione e caratteristiche
La Native Advertising, o pubblicità nativa, è una forma di pubblicità online di tipo contestuale che ibrida e mimetizza il contenuto e i messaggi pubblicitari all’interno del contesto editoriale in cui sono collocati, presentando la pubblicità come una naturale continuazione dei contenuti nel quali sono inserite. Gli annunci o, più in generale, i contenuti pubblicitari nativi sono in tutto e per tutto coerenti con il contenuto della pagina, con il design e il comportamento della piattaforma che li ospita, in modo tale che l’utente che li vede li percepisca semplicemente come parte di essa.
L’obiettivo finale della Native Advertising è rendere l’annuncio pubblicitario meno intrusivo per l’utente e aggirare così il banner blindness, cioè quel processo per cui gli utenti tendono ad ignorare in maniera più o meno consapevole tutto ciò che percepiscono come messaggio pubblicitario.
La Native Advertising non è solo coerente con il contenuto della pagina, ma anche con il design e la piattaforma che ospita il contenuto. Da questo si può arrivare a 6 tipologie differenti:
- in-feed: articoli sponsorizzati presenti all’interno dei siti web e i social adv;
- annunci sponsorizzati sulle pagine dei motori di ricerca;
- recommendation widgets: link pubblicitari in fondo agli articoli pubblicati in un sito, che consigliano contenuti simili o correlati;
- liste sponsorizzate: liste di prodotti di aziende inserite all’interno di siti che non hanno un contenuto editoriale e hanno un collegamento con una landing page dell’azienda, ma che sono create in modo da adattarsi all’esperienza di navigazione del sito;
- in-ad: contenitori pubblicitari collocati fuori dal flusso di contenuti editoriali, ma che presentano dei contenuti contestualmente rilevanti al suo interno;
- custom: forme di pubblicità nativa che non rientrano nei precedenti formati.